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Coppa d’oro “in giallo” nel segno del Tour “Straordinaria vetrina per Piacenza” – piacenzasera….

Una coppa d’oro “tutta in giallo” quella che viene consegnata il 24 giugno tra Palazzo Gotico e Piazza Cavalli, nell’anno della storica tappa del Tour de France a Piacenza. Il Tour e il Consorzio di Tutela Salumi DOP Piacentini hanno voluto partecipare all’avvicinamento alla giornata “magica” con il suo evento più importante “Coppa D’Oro”, assegnando un riconoscimento a personalità del mondo del ciclismo che non hanno bisogno di presentazioni: da Vincenzo Nibali, Gianni Bugno, Claudio Chiappucci, ciclisti che hanno fatto la storia di questo sport in Italia e nel mondo. Per loro, la nuova ‘razdora’ realizzata dall’artista piacentina Marisa Montesissa: una statuetta che immortala una donna in movimento, dipinta di blu, come il vento del tour.

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Premio Coppa d'Oro 2024

“Il Tour darà lustro all’intera città di Piacenza – sottolinea Bugno -. Una straordinaria vetrina sul mondo, con grandi benefici per la città, il Tour è una grande corsa che dà grande visibilità.” Riguardo al mondo del ciclismo, Bugno ha affermato che in 30 anni è cambiato tutto: “C’è stata un’evoluzione in ogni cosa , basta guardare come sono cambiate le biciclette, si vede una grande differenza. Ma non rimpiango nulla, solo gli anni che sono passati.” Il piacentino Giancarlo Perini ha corso la “Grande Boucle” dieci volte: “Quando ho saputo che il Tour sarebbe arrivato a Piacenza – racconta – mi è venuta la pelle d’oca, è una cosa che rivedremo forse tra cent’anni. Questo è un grande evento, dovremo essere bravi a sfruttare questa opportunità.” “Il giro è una cosa unica – gli fa eco Ernesto Colnago – ex ciclista e famoso costruttore di bici da corsa -, mi congratulo con tutti i manager e le personalità che sono riusciti a portare questo evento all’Italia e a Piacenza, che sarà ricordato nel tempo e nella storia.”

di 22 Galleria fotografica Premio Coppa d’Oro 2024

Un grande spettacolo per tutti gli appassionati, ma il Tour de France avrà anche importanti ricadute economiche per il territorio: “In Francia – spiega Paolo Rizzi, direttore del Laboratorio di Economia Locale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore – gli organizzatori del Tour diciamo che ogni tappa ha un impatto tra i 5 e i 15 milioni, le stime per l’Emilia Romagna parlano di un impatto complessivo intorno ai 50 milioni, ricordiamoci però che l’impatto reale non è quello economico, ma quello della visibilità, della coesione, del lavoro di squadra; per migliorare Piacenza”.

Premio Coppa d'Oro 2024

Tre i momenti salienti dell’evento: “Il Vento del Tour”, tema principale della tavola rotonda, intende sottolineare, attraverso la testimonianza di qualificati relatori, quanto il Tour de France porta e quanto lascia nel territorio che attraversa. La cerimonia di premiazione è seguita con l’assegnazione del premio “Coppa d’Oro 2024” creato appositamente per l’eccezionale occasione dall’artista Marisa Montesissa. Il talk show serale “Ti Racconto il Tour” darà poi voce agli ospiti che avranno l’opportunità di raccontare le loro esperienze al Tour de France.

IL PREMIATO

Vincenzo Nibali – Considerato uno dei campioni italiani più forti e completi di tutti i tempi. A livello internazionale è stato uno dei sette ciclisti ad aver vinto almeno un’edizione di tutti e tre i Grandi Giri, avendo vinto la Vuelta a España nel 2010, il Giro d’Italia nel 2013 e 2016 e il Tour de France nel 2014. Nel palmares figurano le vittorie in due classiche monumento: il Giro di Lombardia, nel 2015 e 2017, e la Milano-Sanremo, nel 2018. A queste grandi vittorie si aggiungono due titoli italiani nella corsa su strada, nel 2014 e nel 2015. Tanti altri successi hanno coronato una carriera ciclistica davvero invidiabile. È l’ultimo italiano ad aver vinto il Tour de France.

Gianni Bugno – Un vero talento naturale del ciclismo italiano. È stato capace di vincere il Giro d’Italia 1990 indossando la maglia rosa dalla prima all’ultima tappa. Vincitore per due anni consecutivi al Tour de France nella tappa micidiale dell’arrivo all’Alpe d’Huez. Vincitore per due anni consecutivi nel 1991 e nel 1992 del Campionato del Mondo su strada a Stoccarda e Benidorm. Vincitore anche della Milano Sanremo e del Giro delle Fiandre oltre a tanti altri importantissimi successi. Per due volte ha mancato il successo al Tour de France per un soffio, secondo nel 1991 e terzo nel 1993 dietro Miguel Indurain.

Claudio Chiappucci – El Diablo, così è conosciuto Chiappucci nel mondo del ciclismo, proprio per il suo temperamento impetuoso, sempre all’attacco. È capace di fughe lunghissime e fortissimo in salita, tanto da aver vinto la maglia di miglior scalatore in diversi giri d’Italia e di Francia. Salì sul podio al Giro di Francia per tre anni consecutivi, secondo nel 1990, terzo nel 1991 e ancora secondo nel 1992. Al Tour 1990 indossò la maglia gialla per otto tappe consecutive, sfiorando davvero la vittoria finale. Nel 1991, sempre con un attacco da lontano, addirittura del Turchino, vinse in solitaria la Milano Sanremo. Salì anche sul podio al Giro d’Italia nel 1991 e nel 1992, classificandosi secondo nella classifica generale e terzo nel 1993.

Ernesto Colnago – Il produttore di biciclette più conosciuto al mondo. Ogni ciclista ha sempre sognato di poter pedalare con una “Colnago”. Con le sue biciclette hanno vinto i più grandi campioni del ciclismo, da Fiorenzo Magni a Eddy Merckx e oggi Tadej Pogacar. Ha partecipato a 25 Giri d’Italia e 24 Tour de France come meccanico al servizio dei migliori professionisti, più di 250 squadre e 6.000 corridori hanno corso con le sue moto per un totale di oltre 7.000 vittorie, 61 titoli mondiali, 11 olimpici, 18 Coppe del Mondo e 22 Grandi Giri. Nel 1972 costruì la bici superleggera, dal peso di soli 5,5 kg, che segnò un’epoca con il record dell’ora di Eddy Merckx a Città del Messico. Molte le innovazioni tecnologiche introdotte da Ernesto Colnago, prima fra tutte la fibra di carbonio nel mondo delle competizioni, anche grazie a collaborazioni prestigiose come quella con Enzo Ferrari. Ernesto Colnago ha portato nel mondo le bici da corsa Made in Italy.

Beppe Conti – È da molti considerato lo storico esperto del ciclismo internazionale. Giornalista e commentatore delle due ruote, è il punto di riferimento per riproporre le gesta dei campioni attraverso interviste e commenti su documenti video. Autore di numerosi libri sul tema del ciclismo, l’ultimo dei quali è “The Tour Mystery”, trionfi e tragedie, imprese storiche, retroscena, segreti, misteri e misfatti dei leggendari protagonisti della corsa più importante del mondo dal 1903 al il presente.

Giuseppe Martinelli, nel mondo del ciclismo “Martino”, è stato un bravo ciclista, in otto anni di professionismo ha vinto tappe al Giro d’Italia e al Giro di Spagna. Ma le soddisfazioni più grandi le ha ottenute come direttore sportivo. Infatti è il direttore tecnico che ha vinto di più nella storia del ciclismo. Nel corso della sua carriera è stato al fianco di corridori come Claudio Chiappucci, Marco Pantani, Stefano Garzelli, Gilberto Simoni, Damiano Cunego, Vincenzo Nibali e Fabio Aru. Ha vinto il Tour de France nel 1998 con l’indimenticabile Marco Pantani e con Vincenzo Nibali nel 2014. È l’unico direttore sportivo italiano ad aver vinto due volte la grande corsa francese. Oltre a questi successi ha portato i suoi atleti a vincere per sei volte il Giro d’Italia. Un palmares senza eguali!

Nella pagina successiva il programma completo delle iniziative del 24 giugno

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