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“Gay nei forni crematori” candidato sindaco…

Il sindaco di Roma dice all’Adnkronos: “Sta diventando confuso”. Il Campidoglio chiederà formalmente al Viminale di aggiornare i dati del sito quando arriveranno i risultati ufficiali

“Si diffonde l’idea che i nomi e i voti ufficiali delle elezioni europee non siano stati ancora resi noti per colpa del Comune di Roma. Ma non è assolutamente così”. Il sindaco della capitale Roberto Gualtieri parla all’Adnkronos del “caso” dello scrutinio complesso delle elezioni europee di Roma.

“Sta diventando confusa. Ci sono due questioni ben distinte. Una riguarda lo spoglio dei voti avvenuto regolarmente a Roma e i dati sono stati consegnati come sempre al Tribunale. Un’altra cosa è il problema riguardante la comunicazione dei dati non ufficiali in via elettronica strumenti di consultazione pubblica sui siti web: un bug che ha interessato una settantina di sezioni e rispetto al quale non possiamo più fare altro che accertarne cause e responsabilità e formalizzare le preferenze”.

Secondo Gualtieri, infatti, la proclamazione quest’anno sarà più rapida rispetto alle altre volte: “C’è già la scadenza europea del 5 luglio, quindi la comunicazione ufficiale degli eletti arriverà prima del solito”. Il Campidoglio, come appreso dall’Adnkronos, ha deciso proprio oggi di chiedere formalmente al Viminale di aggiornare Eligendo (il sito elettorale) quando arriveranno i dati ufficiali per evitare che restino online dati incompleti.

Catari

”Il ministro Crosetto conferma di non sapere che la proclamazione degli eletti viene fatta dalla Corte di Cassazione dopo aver ricevuto i materiali dagli uffici elettorali dei Tribunali e non dai portali informativi di Roma Capitale o del Viminale , che trattano solo dati non ufficiali. Sulla base di questa sua errata convinzione continua ad attribuire a Roma Capitale un presunto ritardo in tale proclama: il che è falso”. Lo dice all’Adnkronos Andrea Catarci, assessore alle Politiche del personale di Roma Capitale, rispondendo al ministro della Difesa Guido Crosetto che oggi ha puntato il dito contro l’assessore “politicamente responsabile di questo disastro”, reo di aver definito i ministeri della Difesa e della Difesa Interni come ”irritanti e traditori”.

”Lo ribadiamo ancora una volta per il Ministro: l’Ufficio Elettorale del Tribunale di Roma si è regolarmente insediato martedì 11 giugno alle ore 14, ritenendo la documentazione predisposta da Roma Capitale perfettamente idonea ed operante nei tempi e nei modi previsti dal suo Ministero. orario’ ‘. Il fatto che sui portali di Eligendo e del Comune di Roma ci siano ancora dati parziali è dovuto al fatto che il Tribunale non è tenuto a fornire quei dati al Comune di Roma o al Ministero, dove hanno solo scopi informativi, ma li consegna alla Corte di Cassazione che è al lavoro per darne la proclamazione ufficiale. La differenza rispetto a quello che sarà il risultato ufficiale sarà legata a quelle 78 relazioni che la Corte ha regolarmente esaminato da martedì 11. Dalle notizie che abbiamo da lunedì scorso, la sede distrettuale del Tribunale di Roma ha trasferito, più o meno contemporaneamente a quelle di Milano e Napoli, la materia presso la Corte di Cassazione. Ora aspettiamo l’esito finale della Corte di Cassazione”.

”I problemi tecnico-informatici – prosegue Catarci -, che Roma Capitale ha subito deciso di verificare istituendo una Commissione ad hoc, avrebbero suggerito a tutti, e ancor più ad importanti attori istituzionali, di astenersi dal rilasciare dichiarazioni intempestive. Il silenzio sarebbe stata davvero la scelta più opportuna”. A maggior ragione, sottolinea Catarci, che ”Roma Capitale nei giorni immediatamente successivi è accorsa con uomini e mezzi informatici in aiuto del Ministero della Giustizia, e quindi del governo di cui fa parte lo stesso Crosetto, che a sua volta stava sperimentando problemi con i suoi sistemi tecnologici. Parlare senza conoscere i fatti è sempre miope. Con questa ulteriore precisazione speriamo di porre fine alle banali strumentalizzazioni di questi giorni”.

Tracassini

“Quello che è successo nella capitale italiana in occasione delle elezioni europee è scandaloso. Ad oggi non abbiamo ancora i nomi degli italiani eletti in Europa”. Intervistato dall’AdnKronos, Paolo Trancassini, deputato di Fratelli d’Italia, punta il dito contro “l’ennesimo scemo del governo Pd, questa volta a livello europeo”.

“L’assessore Catarci – chiede il coordinatore di FdI Lazio – invece di polemizzare con Crosetto e Piantedosi dovrebbe chiedere scusa e dimettersi. Ancora una volta Roma è la capitale della disorganizzazione, dell’improvvisazione e dell’inefficienza”.

Gasparri

“Esprimo il mio shock e la mia indignazione nei confronti della gestione del Comune di Roma nella proclamazione definitiva degli eletti del Parlamento europeo, palesemente tardiva come ha ribadito il ministro della Difesa Crosetto”. Lo dice all’AdnKronos Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia. “Non risolvono mai nulla – accusa -. I lavori pubblici vanno a rilento, non tagliano più nemmeno l’erba dei parchi. La città è sporca e riescono a creare problemi anche nella proclamazione dei risultati elettorali”. “E poi l’assessore, leggo, protesta anche se lo chiamano in causa”, dice riferendosi all’assessore capitolino al Personale e Registro, Andrea Catarci, che puntava il dito contro un “sistema di voto medievale”, accusando poi il Ministero della Difesa guidato da Crosetto (Fdi) per atteggiamenti “irritanti e traditori”. “Sono romano ma mi vergogno di questa amministrazione”, conclude Gasparri.

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