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genny, facce ride! ceccarelli: sangiuliano si conferma ministro alle gaffe e dopo lo scivolone

GENNY, FATECI RIDERE! CECCARELLI: “SANGIULIANO SI CONFERMA MINISTRO DOPO LA GAFFE E LA SEGUENTE SCIVOLATA SU COLOMBO E GALILEI È ENTRATO A PALAZZO CHIGI SENZA PAROLE E CON LA TESTA CHINA. COSA HA SPINTO MELONI A PROMUOVERLO ALLA CULTURA RESTA UN MISTERO, QUANDO LO SCOPO NON ERA QUELLA DI RIEQUILIBRARE L’ATTEGGIAMENTO IMPACABILE VERSO LA GAFFE DEL COGNO LOLLOBRIGIDA” – SAVIANO: “SANGIULIANO È IL MASSIMO CHE QUESTO GOVERNO PUÒ ESPRIMERE SUL LIVELLO CULTURALE. NON SIAMO NOI QUELLI CHE TI QUALIFICANO, SEI TU CHE TI SQUALIFICHI OGNI GIORNO” – VIDEO

Gennaro #Sangiuliano è quanto di meglio questo governo può esprimere in termini di cultura. Non siamo noi che vi qualifichiamo, siete voi che vi squalificate ogni giorno.

Sono i profili come il tuo che selezionano i manager, impongono le persone, determinano gli investimenti. È… pic.twitter.com/ikxRk1Lcna

— Roberto Saviano (@robertosaviano) 24 giugno 2024

Filippo Ceccarelli per “la Repubblica” – Estratti

Gennaro Sangiuliano

La cosa più semplice da scrivere è che il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ne ha fatta un’altra delle sue. Da Taormina, su sfondo arancione, durante l’ennesimo incontro sull’identità italiana – che consiglio! – con gesticolazione misurata e convincente spiegò che Colombo raggiunse l’America sulla base delle teorie di Galileo Galilei, che però nacque diversi anni dopo.

Ora c’è anche da dire che i tifosi sangiuliani, gente crudele e sofisticata, amano più degli errori del ministro il modo in cui lui tenta ogni volta invano di rimediare. In questo senso si è registrato il capolavoro quando, dopo aver felicemente confessato in diretta di non aver nemmeno aperto i libri per il Premio Strega per il quale aveva votato, è poi riuscito ad aggravare la situazione in cui si era trovato chiarendo di non aver letto loro “con la calma che meritavano”.

MEME SANGIULIANO MEME SANGIULIANO

Questa volta, di fronte al problema combinato Colombo-Galileo, lo si è visto entrare a capo chino a Palazzo Chigi, risparmiandosi per una volta le audaci osservazioni riservate agli ex colleghi giornalisti: «Se aveste un po’ di memoria storica, sapreste che IO. …”

Ora, è purtroppo vero che la memoria tende ad abbreviarsi, ma non al punto da dimenticare che due mesi fa il ministro Sangiuliano, impegnandosi in una dotta evocazione di “luoghi iconici” e rispondendo anche a un giornalista britannico, aveva spostato Times Square a Londra – salvo poi deliziare i suoi sostenitori più maligni specificando che si riferiva a Piccadilly Circus.

Gennaro Sangiuliano Giorgia Meloni Gennaro Sangiuliano Giorgia Meloni

Con una certa moderazione, qui viene confessato lo sforzo di strapparsi i vestiti. Forse è una questione di esaurimento civile, forse sono i tempi che ci spingono sgangheratamente verso una visione divertente e in definitiva consolatoria, tanto che la convinzione che Dante possa essere considerato, secondo Sangiuliano, “il fondatore del pensiero di destra” è licenziato con una risata. ; così come sembra uscito da un film che il proprietario di quella che lui stesso considera “una superpotenza culturale” fosse disposto a cedere il Colosseo per uno scontro tra due estrosi miliardari americani, Musk e Zuckerberg, in cambio di un ospedale per bambini malati .

L’indifferentismo più bronzeo e allo stesso tempo ridondante caratterizza infatti la figura di Sangiuliano che esordisce nel suo nuovo e ambitissimo ruolo annunciando l’urgenza di uno sceneggiato Rai su Oriana Fallaci, che peraltro era già stato realizzato non molti anni prima da lascia l’azienda per cui lavorava come direttore del Tg2.

ROBERTO GUALTIERI GENNARO SANGIULIANO ROBERTO GUALTIERI GENNARO SANGIULIANO

Missino in gioventù, arrivò in quella sede alla fine degli anni Dieci grazie al suo periodo salviniano-sovranista. Cosa abbia spinto Meloni a promuoverlo alla sezione Cultura resta un mistero, a patto che lo scopo non fosse quello di riequilibrare l’implacabile attitudine alle gaffe del cognato Lollobrigida con la parallela e strenua vocazione di Sangiuliano agli spropositi, tanto più comici quanto più sono dettati da un’elevata e compiaciuta autostima; mentre il secondo mistero è perché, pur disponendo di un imponente apparato di consiglieri e comunicatori, il ministro non si sia ancora accorto che lo sfoggio, gli onori, il tappeto rosso, il potere, insomma, non sono altro che una mostruosa lente di cucina ravvicinata allargamento capace di trasformarlo in un crostino tostato.

Gennaro Sangiuliano Gennaro Sangiuliano

Detto questo, sarebbe ingiusto pensare che non ami la cultura, e non solo per una certa frenesia contabile che lo ha portato appena possibile a stimare pubblicamente in 15mila i volumi della sua biblioteca, così come i libri scritto da lui stesso alle 18. .

Gennaro Sangiuliano Gennaro Sangiuliano Gennaro Sangiuliano Gennaro Sangiuliano meloni sangiuliano meloni sangiuliano meloni sangiuliano meloni sangiuliano FABIO ROMITO-GENNARO SANGIULIANO FABIO ROMITO-GENNARO SANGIULIANO

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