Maturità 2024, l’analisi delle tracce – Maturità 2024 – Ansa.it

Nelle tracce di Pirandello il rapporto tra l’uomo e il progresso

Il percorso pirandelliano proposto ai laureati è centrato sul rapporto tra l’uomo e il progresso tecnologico, che l’autore spiega attraverso le parole di Serafino Gubbio nell’opera del 1925 “Quaderni di Serafino Gubbio Operatore”. Innanzitutto è necessaria un’analisi testuale attraverso il riassunto di quanto letto e la spiegazione delle frasi chiave per poi passare ad una riflessione sullo stile.
Successivamente la trattazione dovrà ampliarsi, anche con il confronto con altri autori, alla ricerca degli effetti prodotti dalle innovazioni tecnologiche sulla società e sull’individuo. È una prova – ragiona la tutor Beatrice Canullo – che si basa sul commento all’esclamazione “Viva la Macchina che meccanizza la vita” dove l’umorismo pirandelliano è forte e maschera la desolazione e la disperazione che la società moderna affligge gli esseri umani. È un testo che, come tutta la produzione pirandelliana, bilancia il dramma reale e la falsità dei sentimenti, la necessità dell’avvento della macchina e della conseguente deprivazione dell’umanità, il bisogno di risposte espresse attraverso domande retoriche ma senza interlocutore presente.
Significative, inoltre, le tinte retoriche che la canzone acquista attraverso la descrizione dell’io del protagonista, come se il lirismo fosse la risposta stessa alla crisi tecnologica.

Guerra e sofferenza nella poesia di Ungaretti

Nella composizione composta il 16 agosto 1916, nel pieno della Prima Guerra Mondiale, Giuseppe Ungaretti – spiega la tutor Simona Pani, di Ripetizioni.it – ​​racconta il dramma del conflitto, descrivendolo attraverso metafore, similitudini e altre figure retoriche , com’era la vita in trincea. La metafora principale utilizzata dall’autore è quella del ‘pellegrinaggio’, questo pellegrinaggio è però prima ancora che un viaggio fisico, un viaggio che il poeta compie dentro se stesso, dentro la propria anima, che in quell’esatto momento della sua vita è lacerata guerra a parte, nonostante ciò nella poesia si vede uno spiraglio di ottimismo da parte di Ungaretti, il quale, citando per la prima volta il suo nome all’interno della composizione stessa, si dice che gli basta un’illusione per farsi coraggio, quindi per sopravvivere al dramma che sta affrontando. La composizione è scritta in versi liberi, molto brevi, dando un significato più efficace alle parole, effetto derivante anche dall’assenza di punteggiatura.

Il cambiamento nella scrittura del diario con Caminito

La riflessione di Maurizio Caminito nell’articolo “Profili, selfie e blog”, pubblicato nell’autunno del 2014, è al centro di uno dei percorsi proposti ai laureati e riguarda il cambiamento che, negli ultimi anni, ha subito la scrittura del diario a causa di il successo dei blog e dei social media.
Le diverse forme letterarie cambiano e si adattano alle esigenze, ai bisogni e ai problemi dell’epoca che devono raccontare e descrivere; nessuna forma letteraria, riflette l’autore, ha subito una mutazione pari a quella del diario nell’era contemporanea, cioè quella della rivoluzione digitale.
La scrittura del diario, infatti, ha sempre avuto lo scopo di raccontare l’esperienza interiore di chi lo scrive; il carattere procedurale di questa scrittura si è evoluto e ha chiarito nella scrittura la graduale formazione di una personalità pensante dotata di senso critico, ansie, sentimenti, bisogni e paure. Maurizio Caminito – riflette la tutor Giorgia Porrovecchio – evidenzia come questa progressiva scoperta di sé sia ​​venuta meno negli ultimi anni con l’avvento dei social e come, ad oggi, la scrittura digitale, che ha sostituito quella intima e cartacea del diario, abbia la scopo immediato, se non unico, di essere condiviso e rivolto al mondo esterno

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