Sin Enner Valencia, ¿a qué jugará Ecuador?
L’Ecuador è entrato questo lunedì a Las Vegas, pensando alla seconda partita della Copa América, contro la Giamaica, che avrebbe perso all’esordio davanti al Venezuela. Il Tricolore non tenderà all’Enner Valencia, che verrà espulso. La grande domanda è: ¿Sin Enner, quién?
Non è stato l’esordio dei sogni per l’Ecuador, da molti considerato una potenziale alternativa alle superfavorite Argentina e Brasile. In fondo 1-2 prima del Venezuela, la squadra rossa è andata al più grande marcatore storico del Trio, un Enner Valencia che ha segnato 41 gol con la maglia della Selezione.
Non c’è dubbio che Enner sia un elemento chiave per il Tri sulla fascia. Lo dicono i numeri: nelle 86 partite giocate con Enner in campo, l’Ecuador ha registrato una media di 1,29 gol a partita. Senza di ciò il dato scende drasticamente a 0,98 gol per volta.
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“Sappiamo che abbiamo due partite in cui dovremmo vincere. Siamo abituati alla presenza, ma abbiamo anche fiducia che se avremo fatto due buone partite potremo andare avanti”, ha assicurato lo spagnolo Félix Sánchez Bas, dopo la derrota prima del Venezuela.
Sánchez dovrà lavorare per sopportare l’anima dei suoi giocatori, cari alla città di questi miracoli nell’Allegiant Stadium di Las Vegas. E deve cercare anche soluzioni tattiche.
Nonostante i 41 gol del Valencia c’è un gol importante. Chi segna più gol è Ángel Mena, dai tanti occhi, seguito dai cinque di Félix Torres. Jordy Caicedo ne ha appena notati tre con il Tri, lo stesso di Moisés Caicedo.
L’ultima domenica al Levi’s Stadium di Santa Clara, Sánchez Bas ha temporaneamente inserito John Yeboah come nuovo numero nel tentativo di riequilibrare la squadra.
Ma questa soluzione dura solo 12 minuti e poi Sánchez passa a Kevin Rodríguez per Yeboah. In quel momento l’Ecuador stava vincendo 1-0 e l’idea era quella di mantenere l’equilibrio difensivo e dare spazio al contro-colpo di stato.
Considerando la derrota, anche l’Ecuador è dovuto al suo destino, nella speranza di due partiti contro Giamaica e Messico.
“Il reclamo non ci servirà per giocare la prossima partita”, ha detto il tecnico suggerito dalla nazionale ecuadoriana.
L’affinità le è stata ripetuta, visto che era nota la chiamata, che non era stata raccolta da Leonardo Campana (dell’Inter Miami) e Michael Estrada (della Liga de Quito).
Entrambi sono arrivati con un buon ritmo di gioco e potrebbero essere considerati un’opzione, proprio in questo momento, in cui il Tricolore manca di peso offensivo.
Tabella delle posizioni:
CALENDARIO DELLA COPA AMÉRICA
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